Ogni anno 4,5 milioni di incidenti fra le mura domestiche

 

In Italia ogni anno tra le mura domestiche avvengono milioni di incidenti di cui molti anche gravi (dalle cadute all’uso non corretto di elettrodomestici, utensili e prodotti chimici), che possono portare a dover sostenere delle spese sanitarie, all’impossibilità di lavorare per un periodo di tempo, a invalidità e nei casi peggiori alla morte. Per tutelarsi, oltre a prestare più attenzione a pericoli in genere sottovalutati, ci sono diverse polizze dedicate agli infortuni che, tra le altre cose, per esempio rimborsano i costi medici, forniscono un indennizzo per i giorni di ricovero o di convalescenza e garantiscono un sostegno economico alle famiglie. I dati di una ricerca effettuata dall’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia dell’Automobile Club d’Italia — scrive Italia Oggi — rivelano che il 62% degli italiani si sente al sicuro nella propria casa, ma il 34% degli intervistati ammette di non comportarsi in modo adeguato per evitare gli incidenti domestici. Il 28% sostiene, inoltre, che il problema non sia solo una questione di comportamento ma che sia legato a edifici non a norma, mentre il 17% è convinto che non venga data abbastanza informazione sul tema. I pericoli più temuti sono la fuga di gas (51%), gli incendi (42%) e la perdita d’acqua (30%). È invece sottovalutato il piccolo incidente dovuto a distrazione, per esempio scivolare, inciampare o la rottura di un vetro, che preoccupa solo il 26%: si consideri però che secondo i dati forniti dal Dipartimento di medicina del lavoro dell’Ispesl (Istituto per la prevenzione e sicurezza del lavoro) ogni anno circa 4,5 milioni di incidenti avvengono tra le pareti di casa, di cui 8 mila mortali; il più frequente è la caduta, che pesa per il 40% del totale. In tutto ciò i danni alle persone (nel 74% dei casi) sono la conseguenza che gli italiani temono di più a seguito di un incidente domestico. Al secondo posto c’è la paura di subire danni strutturali all’abitazione (per il 47%): in questo caso, l’ansia maggiore risulta legata al denaro da dover spendere per riparare il danno (lo afferma il 58%), ma anche al fatto che l’incidente avvenga quando in casa non c’è nessuno, per esempio quando si è in vacanza (per il 37%), o dover aspettare molto tempo prima di poter risolvere il problema (per il 36%). Per il 18% degli intervistati, infine, il rammarico è, a danno avvenuto, quello di non essersi tutelati prima. I soggetti più a rischio — conclude Italia Oggi — secondo un intervistato su tre, sono casalinghe, bambini e anziani.

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